Realizzare una grondaia
Acqua piovana recuperata grazie ad una grondaia
Le tettoie spesso sono dei ripari importanti e fondame
Quando piove spesso ci ripariamo sotto quelle coperture realizzate con tegole o coppi posizionati all’ingresso di piccoli condomini o singole case.
Sono piccole tettoie che compongono i cancelli di ingresso. Servono a riparare le persone mentre cercano le chiavi o parlano al citofono.
Ma un altro motivo valido per dotarsi di una grondaia è quello del recupero dell’acqua piovana.
Chi ha la fortuna di possedere un piccolo orto familiare potrà montare una piccola grondaia per esempio sulla cassetta porta attrezzi oppure su una piccola serra fissa.
Imparare ad evitare di utilizzare acqua potabile per fini non domestici sarà purtroppo inevitabile. Vale anche per chi ha un giardino a cui tiene molto.
Annaffiare le nostre prelibatezze attingendo da un serbatoio riempito di acqua piovana da una soddisfazione in pi
Montare una grondaia non è un lavoro semplicissimo.
Lo sconsiglierei a chi non è pratico di lavori edili. Se la grondaia che intendiamo mettere è ad un’altezza per cui sono necessarie lunghe scale ed equilibrio sarà meglio affidarci a professionisti che operano in sicurezza.
Il materiale che ci occorre per costruire una grondaia si trova facilmente in commercio nei magazzini edili. Le grondaie che si acquistano sono dei segmenti lunghi quattro metri.
I materiali con cui sono realizzate sono fondamentalmente di quattro tipi. Le si trovano in rame, pvc e in lamiera verniciata o laccata.
Ogni tipo è caratterizzato da pregi e difetti differenti.
Il rame ha il pregio della bellezza del suo colore e delle sfumature che assume con il passare del tempo. Non arrugginisce per cui, in linea di massima, è un lavoro che faremo solo una volta.
Il costo del rame è alto e in continuo aumento.
Il pvc ha lo stesso pregio del rame di non arrugginire. Costa molto meno e la lavorazione è meno complessa perché questo materiale tende a flettersi meno.
In commercio ne esistono di colorazioni diverse; grigie, bianche, arancione, rosse, marrone scuro e chiaro.
Le grondaie di metallo verniciato sono meno pesanti di quelle in rame ma più di quelle in pvc. Tendono a flettersi come quelle in rame ma il costo è inferiore.
Le si trovano in due colorazioni, marrone scuro e nere. Quelle nere ricordano la colorazione che assume il rame dopo qualche anno di ossidazione all’aperto.
Quindi, se la grondaia è un po lontana dagli occhi e non si vuole spendere troppo, questa è un’opzione interessante da prendere in considerazione.
Il rame e il metallo verniciato si tagliano con una classica sega da ferro o con una buona forbice da lamiera.
Segando la grondaia di metallo verniciato verranno inevitabilmente rimosse piccole parti della sua verniciatura.
Dopo qualche tempo l’ossidazione darà vita a ruggine e conseguentemente a buchi e crepe.
Per prevenirne la formazione dobbiamo applicare nella zona sverniciata del silicone normale o della vernice antiruggine.
In ogni caso, prima di applicare questi prodotti dovremo sgrassare la parte interessata. Sarà sufficiente dell’alcool domestico, quello rosso presente in tutte le case.
Il pvc invece, essendo più morbido, ci farà fare meno fatica nel tagliarlo.
Dopo il taglio noteremo
Questi piccoli residui vanno accuratamente eliminati con della carta vetrata in modo da non darci problemi nell’unione dei vari componenti.
Qualsiasi sia poi la scelta della grondaia quando uniremo i vari pezzi, prolunghe o accessori utilizzeremo come collante del classico silicone trasparente.
Per applicare le grondaie sono necessarie le staffe di sostegno.
Queste si applicano a 60 cm l’una dall’altra.
Se non stiamo montando una grondaia ma sostituendone una vecchia possiamo mantenere le vecchie staffe di sostegno. Una volta posizionate le staffe si adagerà sopra la grondaia.
Dovremo individuare il punto dove vogliamo che l’acqua raccol
Scelto il punto collegheremo fra i vari segmenti della grondaia il pezzo intermedio di scarico. Incolliamo i due tappi finali.
Una volta che il silicone si sarà asciugato applicheremo i tubi verticali di scarico dell’acqua.
Questi saranno fissati al muro con degli appositi anelli distanziatori.
Ne metteremo uno ogni due metri fissandoli al muro con dei tasselli.
Per permettere al tubo verticale di scarico di seguire la linea del cornicione utilizzeremo i segmenti curvi. Ne esistono di diverse lunghezze e angolature.