sabato 29 dicembre 2012

La Germania si autodistrugge


La Germania si autodistrugge.
Non si tratta del grido di allarme di un apocalittico del nostro tempo, ma la conclusione di un (sino ad ora) autorevole consigliere della Bundesbank tedesca. Thilo Sarrazin, sessantacinque anni, già ministro delle Finanze ed iscritto (ancora non si sa per quanto) al partito socialdemocratico tedesco (SPD) ha, infatti, deciso di dare questo titolo al libro che da alcuni giorni ha infiammato la discussione in Germania per le sue feroci critiche contro l’Islam e gli immigrati.
Le tesi di Sarrazin sono facilmente riassumibili: l’immigrazione islamica in Germania deve essere bloccata, non solo perchè dal punto di vista economico non abbiamo bisogno degli immigrati musulmani, ma anche perché la società tedesca, in virtù di una presunta genetica minorità mentale dei musulmani, diventa sempre più stupida. Secondo Sarrazin, poi, l’Islam favorisce la violenza, la dittatura ed il terrorismo. Gli immigrati arabi e turchi non si istruiscono e rendono la Germania ottusa.
Sarrazin è anche convinto che considerati i tassi di natalità  della popolazione musulmana essa possa crescere a trentacinque milioni entro il 2100, mentre i "tedeschi" scenderanno a venti milioni. I disoccupati stranieri sono quasi il doppio dei residenti ed un terzo è stabilmente senza lavoro. Quasi l’ottanta per cento degli stranieri disoccupati non ha mai concluso alcun tipo di formazione ed un quinto di essi approfitta del generoso stato sociale tedesco più di quanto contribuisca alla prosperità generale. L’autore non vuole trovarsi nella situazione in cui le generazioni future vivranno in un paese musulmano, dove si parla l’arabo o il turco, con donne con il velo e con i ritmi della giornata scanditi dai muezzin. Queste ed altre provocatorie tesi, sono, secondo Sarrazin, le idee necessarie per salvare la Germania da una sorta di autodistruzione.